Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Le conquiste della pallavolo

Idee ed opportunità per il futuro e lo sviluppo del volley Uisp in Emilia Romagna.

Una partita di volley Uisp - Foto di Roberto Berettadi Paolo Belluzzi


Tempo fa, al termine della cerimonia di chiusura della terza edizione dei Campionati regionali giovanili femminili di pallavolo Uisp in Emilia Romagna, l'allenatore di una formazione che normalmente milita in altri campionati mi disse testualmente: "Mi avete convinto, voi dell'Uisp mi avete conquistato". Sono parole che valgono molto, anche per ridare slancio all'impegno delle persone che in quest'associazione lavorano ogni giorno, con passione ed impegno, solo per il piacere di dare risalto ai valori che da sessant'anni l'Uisp cerca di difendere prima ed esaltare poi.

Siamo l'associazione nazionale che ha, di fatto, inventato la pallavolo amatoriale, siamo stati i primi ad organizzare il "misto", i primi e gli unici a proporre tecniche di gioco che riteniamo adatte alle forze e alle capacità e rispettose dei ritmi di crescita di bambini e bambine. Ciò nonostante fino a pochi mesi fa eravamo in costante calo sul territorio regionale. La chiusura del tesseramento 2008 denuncia infatti una riduzione di circa 400 tessere sul territorio regionale per un risultato complessivo che si attesta attorno alle 3600. Dal 2006 abbiamo cercato di stimolare attraverso un coordinamento regionale una maggiore relazione fra i territori, avvicinando culture ed abitudini, analizzando esigenze e punti di criticità. Credo che oggi, dopo un triennio, possiamo affermare di vedere la luce in fondo al tunnel nello sviluppo di tutte le discipline legate alla presenza di una palla per l'aria, compreso il beach volley.

Ma andiamo con ordine, partendo dai più giovani: nel minivolley molte realtà hanno oggi la possibilità di sviluppare ulteriormente il programma delle proprie iniziative. Le nostre regole di gioco e il modulo del 3 contro 3 rappresentano infatti caratteristiche peculiari della proposta Uisp, ma credo che non si sia ancora colto fno in fondo il valore indispensabile di un investimento in questo tipo di attività che, più di altre, possono avvicinare le società sportive al nostro movimento. Il Coordinamento regionale pallavolo ha poi creato molteplici opportunità che hanno consentito a diverse realtà del territorio, tra cui Bologna, Modena, Reggio Emilia e Bassa Romagna, di confrontarsi sia dal punto di vista agonistico che progettuale. Piatto forte della pallavolo giovanile è rappresentato sicuramente dalle attività under 12: in questa categoria abbiamo inventato diverse formule, tutte riprese anche da altre associazioni. Le novità riguardano regole e strumenti: la palla è specifca, di cuoio ma pensata più leggera; la battuta è facilitata; non esiste l'invasione. È come per la under 13 attività mista e consente ai sempre più rari maschietti di giocare, magari in piccole squadre di provincia fino alla maturazione ed al passaggio all'under 14 in realtà più strutturate.

La battuta dal basso e la libertà di ricevere sia in bagher che palleggio sono poi prerogative dell'Uisp. La valenza tecnica di queste scelte non ci è ancora stata confutata nonostante gli anatemi che da alcune parti della Federazione hanno riecheggiato per le palestre. Con fatica riusciamo a garantire in molte parti della regione un'accettabile (e sempre migliorabile) assistenza arbitrale ai campionati. Un investimento in tal senso, in particolare nei territori dove si voglia far crescere l'attività giovanile, sarebbe auspicabile.

In alcune realtà provinciali, fra tutte Bologna, l'attività abbraccia sia il settore giovanile che l'amatori misto. Nel territorio romagnolo, quest'anno sempre più attivo anche grazie al grande Vanni Monari e ad una fitta rete di appassionati, oltre allo stellare amatori maschile, il misto ed il beach volley sono in costante se pur timida ascesa. I campionati amatoriali misto di Reggio Emilia e Ferrara sono poi la cartina al tornasole del progressivo sviluppo che stiamo producendo, in autogestione, con poche semplici regole. La relazione con le attività di ambito nazionale, che da alcuni anni vede tornare protagoniste le nostre formazioni, deve sicuramente maturare ancora. Fortunatamente da alcune stagioni le rassegne nazionali si svolgono a Rimini: una continuità in tal senso rappresenterebbe per la nostra regione un'ulteriore opportunità e vetrina, giacché oltre cento formazioni di tutte le età sono sicuramente un bel biglietto da visita del nostro movimento e potrebbero rappresentare un mezzo per avvicinare nuove realtà.

Le attività all'aperto come il beach volley (ma non solo) rappresentano un'ulteriore grande opportunità di sviluppo di tutte le nostre realtà. In molti comuni si stanno oggi costruendo impianti di sabbia al coperto legati però agli investimenti fatti per il beach tennis. Al contempo sappiamo che l'attività del 2x2, bandiera e monopolio della Federazione, è in costante e profonda crisi. Per questo la Lega nazionale ha deciso di investire verso il beach volley 3x3. Da pochi giorni si sono conclusi i campionati regionali a Cesenatico, contestualmente alla manifestazione Basket d'amare organizzata dal Comitato di Forlì-Cesena e dalla Lega basket regionale. Si è trattato di un grande momento di contaminazione che ha creato spettacolo ed espresso un grande caleidoscopio capace di dare risalto alle nostre capacità organizzative, un appuntamento che dovrà diventare punto di riferimento delle nostre iniziative, porta per la programmazione estiva ma soprattutto per l'incontro con migliaia di nuovi possibili soci Uisp.

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